Dall’abbigliamento, alla moda al food: cresce esponenzialmente il numero dei grandi marchi attratti dal metaverso. A fronte di innumerevoli opportunità è importante non trascurare le nuove sfide giuridiche che si pongono.
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Whistleblowing: i canali di segnalazione
Il recente DLGS n. 24 del 10 marzo 2003 ha fornito alcune indicazioni sulle caratteristiche che i canali di segnalazione (whistleblowing) devono avere.

Il Whistleblowing nell’antiriciclaggio
Il whistleblowing è un istituto di derivazione anglosassone introdotto per la prima volta in Italia nel 2012 con la cosiddetta “legge anticorruzione” (L. 190/2012), che aveva lo scopo di implementare una strategia finalizzata alla trasparenza e all’etica nelle pubbliche amministrazioni.

Entrata in vigore della legge tedesca sulla supply chain (Lieferkettensorgsfaltspflichtengesetz)
Il 1° gennaio 2023 è entrata in vigore la legge tedesca che introduce obblighi di due diligence nelle catene di fornitura per le imprese tedesche con almeno 3000 dipendenti, il cd. Lieferkettensorgfaltspflichtengesetz, o più brevemente Lieferkettengesetz.

Franchising: l’abuso di dipendenza economica
Il trend legale più interessante nel campo del franchising è l’abuso di dipendenza economica. Forse complice il periodo di crisi coincidente con la pandemia Covid, i tribunali si sono trovati ad occuparsi della questione a più riprese ed ora anche l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (“AGCM”).

Whistleblowing e 231: come si integrano?
Con il termine whistleblowing si identifica una complessa normativa che tutela ogni dipendente che segnala illeciti, violazioni o frodi di cui sia stato testimone nel proprio contesto lavorativo, sia esso pubblico o privato, ricevendo in cambio alcune protezioni da eventuali ritorsioni del datore di lavoro o, anche, un sistema che permette la segnalazione anonima di illeciti da parte dei dipendenti.

La tutela del dipendente nel caso di segnalazione degli illeciti
In Italia, la gestione del whistleblowing è strettamente connessa all’implementazione di una più complessa compliance aziendale integrata: in particolare, a seguito dell’entrata in vigore della legge 179 del 2017 in materia di WHISTLEBLOWING, fra i requisiti di adeguatezza del Modello Organizzativo, il D. Lgs. 231/2001 (Decreto 231) è richiesta l’istituzione di un sistema che garantisca la riservatezza del segnalante (whistleblower) e quindi la tutela del dipendente che segnala illeciti, da conseguenze ritorsive o discriminatorie legate alla segnalazione. In altre parole, è necessario implementare software whistleblowing che garantisca specifici canali di comunicazione per effettuare una segnalazione whistleblowing.
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Come si struttura un Modello Organizzativo 231
In base al D.Lgs. 231 del 2001, la responsabilità dell’ente è presunta ogni qualvolta un reato ricompreso in tale normativa sia stato commesso da un soggetto che ricopre un ruolo apicale nell’interesse od a vantaggio dell’ente stesso. Ciò significa che, in tal caso, sarà l’ente ad essere onerato della prova che il reato è stato commesso ad esclusivo interesse o vantaggio dell’agente o di terzi.
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Compliance e canali di segnalazione
I canali di segnalazione (whistleblowing channels) servono a permettere la trasmissione di segnalazioni agli enti o società interessate dalla segnalazione stessa.
Le segnalazioni hanno ad oggetto prevalentemente ipotesi di violazione di leggi da parte dell’ente o della società o loro dipendenti.
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Sicurezza sul lavoro: anche i datori sono obbligati alla formazione
Le nuove misure introdotte nel Decreto Fiscale 2022 hanno esteso l’obbligo della formazione su salute e sicurezza anche ai datori di lavoro.